IL NOSTRO APPELLO

Realizziamo una città

SOSTENIBILE, EQUA E SOLIDALE

1. I NOSTRI VALORI

Siamo cittadine e cittadini residenti nella città di Torino, che credono sia giusto impegnarsi affinché possano attivarsi processi (partecipati e solidali) di crescita e di rivitalizzazione della Comunità cittadina.

Facciamo riferimento ai valori comuni della Costituzione repubblicana, della Resistenza e del lavoro che, in riferimento alla grave situazione ecologica Mondiale, vanno inquadrati in una nuova visione complessiva, non più esclusivamente antropocentrica, ma legata alla sostenibilità ambientale, all’equità tra tutti i viventi del pianeta ed alla solidarietà.

2. TORINO EUROPEA

Crediamo che Torino debba declinare la propria vocazione e la propria storia inter-culturale a cominciare dalla dimensione europea.

Siamo europeisti. L’Europa che ci piace è quella indicata con il manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi: un’Europa democratica e federale. Vorremmo un’Unione Europea solidale, molto attenta al sistema dello stato sociale e promotrice dei diritti del lavoro. Un’Europa della sostenibilità sociale e ambientale. Un’Europa della pace.

Vorremmo un’Unione Europea più unita sul piano fiscale, politico e sociale. L’Europa a cui pensiamo è il contrario quindi dell’Europa tecnocratica, del ridimensionamento dello stato sociale e della soffocante egemonia liberista, che rischia di essere la prima alleata dei nefasti nazionalismi.

3. UNA CITTÀ’ CHE PROGETTA IL PROPRIO FUTURO

Crediamo che una comunità partecipata e solidale possa essere una grande opportunità per realizzare un futuro migliore per tutti. Progettare e realizzare il futuro dovrebbe essere il primo obiettivo della politica.

Non ci pare che oggi nella nostra città questo avvenga. Riteniamo necessario riaprire un dibattito pubblico e un confronto sul futuro di Torino, della sua gente, sulle questioni prevalenti nel tempo della crisi globale (ambientale, climatica, sociale ed economica).

Vorremmo promuovere un movimento popolare, un percorso politico e culturalmente partecipato. Un movimento che abbia come fine l'urgenza e la necessità di attuare una profonda riconversione ecologica e solidale dell’economia e della politica.

4. TORINO UNA CITTÀ’ SOSTENIBILE, GIUSTA E SOLIDALE

L’ambiente e le tematiche ad esso direttamente o indirettamente connesse hanno assunto una rilevanza fondamentale nella programmazione, definizione e attuazione di qualsiasi intervento, a cominciare dalla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e dell'inquinamento e rinunciando alla cementificazione dei territori (zero consumo di suolo).

Vorremmo che la nostra città fosse Giusta e Solidale. Riteniamo che queste parole rappresentino i valori più importanti delle migliori tradizioni politiche e culturali del nostro paese e della nostra città. L’equità fiscale e la solidarietà sono, a nostro parere, il cuore attivo del patto sancito dalla nostra Costituzione repubblicana, nello spirito unitario del diritto universalistico e unitario della Nazione.

La crisi globale e l’emergenza sanitaria ha prima di ogni cosa aumentato le diseguaglianze sociali; per tale ragione vorremmo si ragionasse seriamente sul modo per rafforzare lo stato sociale municipale, fortemente penalizzato dalle politiche dei tagli.

La città di Torino dovrebbe seguire i principi della sostenibilità. Ogni scelta di costruzione della Comunità deve ricercare la coerenza rispetto alla necessità improrogabile di conseguimento degli obbiettivi strategici di recupero di equilibri ambientali senza i quali verrebbero meno le condizioni di esistenza decorosa di tutte le persone.

Pertanto la SOSTENIBILITÀ costituisce la condizione primaria per garantire una comunità più GIUSTA.

5. PARTECIPAZIONE

Reputiamo si debba parlare di lavoro, di economia locale e di possibile crescita occupazionale, di salute, di integrazione e del rispetto delle diversità, di cultura e di istruzione.

Vorremmo contribuire ad appassionare il maggior numero di persone possibile su tutti i grandi temi all’ordine del giorno: occupazione, migranti, reddito, salute, diritti, ecc., nonché sulla presa di coscienza che questi dipendono dalla capacità di affrontare a fondo un unico grande e improcrastinabile tema, che li ricomprende tutti: l’impegno su tutti i fronti, nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Crediamo si debbano attivare, sostenere, promuovere processi reali di protagonismo e partecipazione popolare.

6. COSTRUIRE COMUNITÀ

Riteniamo che non si debba partire dal nulla. In questi anni la città di Torino è molto cambiata, tra errori, contraddizioni, difficoltà, alcuni dei cambiamenti avvenuti hanno migliorato le condizioni di vita e di abitabilità della nostra città.

L’hanno resa più bella e accogliente. Anche il sistema di protezione sociale comunale ha tenuto nonostante i tagli e la riduzione delle risorse economiche e nonostante le crescenti difficoltà di tanti nostri concittadini dovuti principalmente alla crisi globale, che nasce soprattutto dalle politiche neoliberiste volute alle quali ha contribuito anche l’attuale Unione Europea. Tutto questo non è sufficiente. Ma siamo convinti sia importante avere la consapevolezza diffusa che non si deve partire da zero. Non ci accontentiamo. Non bisogna accontentarsi. Ma non è possibile nessun cambiamento positivo senza riconoscere il positivo che già esiste.

Siamo cittadini e cittadine che hanno deciso di fondare il Comitato “Torino Eco solidale” con lo scopo principale di contribuire ad animare un dibattito che non c’è, di contribuire a costruire un’idea di cambiamento positiva (non contro qualcuno, ma per un progetto di città) e di promuovere una cultura politica fatta di esperienza, conoscenza, confronto e tolleranza, coraggio di cambiare a partire dalla concretezza delle pratiche e dalla concretezza dei Progetti. Confidiamo che un piano per la Città deve indicare degli obiettivi e provare a precisare il modo in cui è possibile realizzarli.

7. “L'UNITÀ”, SINISTRA E DINTORNI: PROGETTI E PARTECIPAZIONE

Un progetto unitario dovrebbe, prima di ogni cosa, indicare le priorità e i modi per rendere la nostra città sostenibile, equa e solidale.

Vorremmo contribuire a cambiare le pratiche e allo stesso tempo a costruire una classe dirigente capace di governare Torino guardando avanti. Vorremmo che le forze politiche e sociali che si ispirano ai valori che abbiamo provato a narrare sapessero restare unite.

L’unità delle forze democratiche è effettiva se suggellata da un progetto concreto di trasformazione della città. Il cambiamento non è uno slogan, non è un link, non è un’evocazione, non può essere ridotto semplicisticamente alla sostituzione di una classe dirigente con un’altra; il cambiamento ha bisogno di valori e di progetti chiari, ha bisogno di una visione, ha bisogno di competenze che si mettono al servizio di un progetto di città.

Il cambiamento è qualcosa che effettivamente riguarda le persone che fanno parte di una comunità, la comunità reale dei Torinesi: lavoratori e disoccupati, donne e uomini, bambini, giovani e anziani.

Siamo cittadini e cittadine che hanno deciso di costituire questo comitato per contribuire ad attivare collaborazioni e scambi di esperienze, conoscenze e domande tra tutte le realtà sociali, associative e politiche che si occupano della costruzione della nostra comunità. Ci appelliamo a tutti i cittadini, alle organizzazioni sociali e culturali e alle forze politiche della nostra città affinché si attivi questo processo, vorremmo si cominciasse questo cammino proprio per progettare la città che vorremmo tra venti/trenta anni.

Tutti coloro che condividono le aspirazioni e i valori di riferimento di questo appello possono aderire e farlo proprio.